Durante le visite nutrizionali mi si pongono spesso queste domande: quante volte al giorno va alimentato il cane? Quanto deve durare il pasto? Posso offrire degli snack?
Ebbene: mi sento di chiarire subito che una vera regola universale non c’è.
Le risposte dipendono infatti da molti fattori, come l’età del cane, la taglia, quanta attività fisica svolge, se ha malattie, il tipo di dieta che si somministra…
Una cosa però mi sento di smentirla: somministrare un unico pasto è sbagliato!
Il cane, come noi esseri umani, è un animale molto abitudinario e spesso le sue abitudini sono legate alle nostre: per questo è consigliabile servire i pasti sempre allo stesso orario e nello stesso posto, così da farlo sentire sereno ed al sicuro
Come possiamo organizzare i loro pasti?
Come regola di partenza, possiamo dire che un cane adulto e in buono stato di salute può essere alimentato due volte al giorno: a metà mattina e alla sera. Ma vediamo le declinazioni in base alle caratteristiche specifiche dei nostri cani.
Cuccioli e razze toy
I cuccioli e le razze toy, a seguito della scarsità dei depositi di grasso corporeo ed alle ridotte dimensioni dello stomaco, sono predisposti all’ipoglicemia: per questo motivo vanno alimentati con maggior frequenza e la quantità giornaliera di cibo andrà suddivisa in tre-quattro pasti per le razze toy sino a cinque per i cuccioli.
Cani di taglia grande
I cani di taglia grande (Labrador, Rottweiller e molossi in genere) sono predisposti alla sindrome da torsione gastrica. Tra i consigli per evitare questa tragica eventualità (oltre alla chirurgia preventiva) vi è quello di suddividere la razione giornaliera in più piccoli pasti: questa accortezza favorirà la digestione ed un rapido svuotamento gastrico, evitando quindi le fermentazioni gastriche anomale alla base della sindrome.
Cani anziani
Un discorso a parte spetta ai cani senior. Loro, come noi da anziani, possono aver bisogno di pasti più frequenti e di alimenti dedicati: le capacità digestive, infatti, diminuiscono con l’età ed i fabbisogni nutrizionali cambiano.
Cagna in gravidanza
Nella cagna in gravidanza i fabbisogni energetici aumentano notevolmente: soprattutto nelle sue ultime tre-quattro settimane di gestazione (a seguito dell’accrescimento fetale) ma anche durante tutto il periodo d’allattamento. In queste circostanze, se il medico veterinario nutrizionista è favorevole, si possono lasciare delle crocchette sempre a disposizione in quella che viene definita alimentazione ad libitum.
Cane diabetico
Un altro caso molto particolare è l’alimentazione del cane diabetico in terapia insulinica: in questo caso si dovrà alimentare rigorosamente il cane ogni 12 ore senza nessuno strappo. Questo permetterà al cane di avere un maggior controllo dei livelli glicemici nell’arco della giornata e ne faciliterà il monitoraggio.
Pasti e attività fisica
È importante sottolineare come alla base di un’ottima digestione, oltre alla qualità del cibo e della frequenza dei pasti, ci sia una corretta e regolare attività fisica: questa svolge un ruolo fondamentale, regolarizzando lo svuotamento gastrico ed il transito intestinale.
Dobbiamo ricordarci, però, che quando si porta a passeggio il cane bisogna evitare di dargli da mangiare subito dopo il rientro: sarà bene aspettate almeno un’oretta, o addirittura due se le giornate sono particolarmente afose o se l’attività fisica è stata intensa.
Come sempre si tratta di raccomandazioni che tengono conto solo delle caratteristiche maggiormente diffuse (taglia, età, stato generale di salute), ma ricordiamoci che è sempre bene consultare un medico veterinario esperto in nutrizione e far valutare il vostro caso specifico per essere certi di soddisfare correttamente il fabbisogno nutrizionale del vostro amico a quattro zampe.